Le Pizzorne nel territorio di Pariana
Il confine del fiume Pescia, Lucca e il Plebanato di Villa Basilica (Pariana, Boveglio, Colognora, Villa).
L’altipiano delle Pizzorne è stato sempre strategico nella viabilità storica sia per Lucca che Firenze che qui – sul fiume Pescia – si contesero per secoli il dominio e qui era Pariana, funzionale alle Pizzorne. Qui di sotto, la mappa lucchese indica cosa si poteva vedere dalla “Cima di Pizzorna” indicata con “A” e la “cima più alta” indicata con “B”.
A cerchio si dominava tutta la valle, piana sottostante, appennino e città, in ogni direzione, fino al mare (da Monte di Villa, Granaiola, a Barga, alla foce d’Arno e Serchio, a Pisa, a Segromigno, fino a Firenze. In questa posizione si dominava il territorio che stava su un confine strategico, da sempre rappresentato dal fiume Pescia e questa funzione di borgo di confine influenzerà tutta la storia di Pariana.
È con il Medioevo che si sviluppa questo territorio la cui ricchezza e qualità di chiese e pievi mostra una vitalità particolare dei Vescovi di Lucca. La Chiesa romanica di S. Martino (e poi San Bartolomeo e Lorenzo), la Pieve di S. Maria Assunta di Villa Basilica, la “Pieve” di San Jacopo e Ginese di Boveglio, la Chiesa di San Michele di Colognora mostrano un livello qualitativo di arte ed architettura romanica che testimonia l’importanza del territorio.
Al proposito va avanzata subito una considerazione. Le quattro Chiese e località citate hanno vissuto vicissitudini molto complesse e articolate, con passaggi di dominio dai Signori locali (i Da Porcari, pare), all’Impero, alla Diocesi, a Lucca, a Firenze ma hanno sempre rappresentato un complesso unitario. Il campanilismo identitario, giusto sentimento di appartenenza, contrappone Pariana a Villa Basilica, da sempre centro amministrativo del territorio, nel politico e religioso, ma ciò che viene chiamato “plebanato di Villa” in vari documenti rappresenta una unità delle 4 chiese e terre inscindibile e molto duratura e, dunque, frutto di una consuetudine popolare a stare assieme, antica e robusta.
Al punto da creare, con le sole 4 località, un territorio plebano che, al solito, per altre Pievi è molto più largo e, a volte, variabile. Nello stralcio del documento che segue – che è l’atto del 1196 con cui l’Imperatore Enrico VI concede in feudo a Glandone, membro di una facoltosa famiglia notarile legata all’Impero – Pariana con Villa Basilica, Colognora e Boveglio compongono il “Plebanato di Villa Bassirica” e come tale sarà citato in ogni documento.

ASL, DIPLOMATICO, TARPEA, ENRICO VI DA’ IN FEUDO PARIANA CON VILLA, COLOGNORA E BOVEGLIO AL CITTADINO BORGHESE DI LUCCA GLANDONE.
Nella ricerca, si evidenzia come Lucca avesse, in primo luogo, un fortissimo interesse a mantenere il possesso di questo territorio e, in secondo, che proprio la sua importanza strategica spinse la città del Volto Santo a mantenere unito e compatto quel complesso di confine formato dalle quattro comunità di Villa Basilica, Pariana, Boveglio e Colognora.
Questa attenzione di Lucca – polo commerciale, produttivo e politico centrale in Italia, allora – è una ulteriore dimostrazione della funzione che il territorio aveva. Il luogo strategico è naturalmente l’Altipiano delle Pizzorne, valico naturale, da e verso sia Lucca che Pistoia che Firenze.
Ed è proprio questa condizione che decretò la nascita e lo sviluppo di Pariana come l’abbiamo conosciuta (fortezza e comune podestarile): Pariana era la porta appenninica verso il centro della Toscana e ciò è dimostrato dalla grandiosità, superiore a qualsiasi altro manufatto stradale, del Ponte alla Maddalena.