Alla ricerca di una strada strategica e centrale per l’Appennino

Nella Cartografia Storica della Regione Toscana (CASTORE, Catasto 1840) si trova l’intera mappa del territorio in cui esiste il borgo di Pariana. Dal Borgo a Mozzano e superato il Ponte alla Maddalena – detto popolarmente “del Diavolo” – si trovano due strade che, dall’abitato della Maddalena, sulla riva sinistra del Serchio, iniziano a salire e sono indicate come Via di Malpasso e Via dei Cavalli.

(due toponimi molto significativi). Le due strade – mulattiere e ciottolate – si unificano prima di arrivare a Corsagna e la strada unica, da quel punto, viene indicata come “Strada che dal Ponte alla Maddalena conduce in Corsagna e in Pizzorna”. La strada passa a fianco a una località detta “Fontichi” che ragionevolmente va letta Fondachi, e cioè magazzini di merci che si trovavano lungo i percorsi per ricoverare la notte le merci, i muli, i cavalli e gli uomini che li accompagnavano (detti vetturali).


Superata la località Pizzorna la via incontra un’altra strada che arriva dalla sua destra ed è chiamata “Strada sezionale detta Garfagnina” che, venendo dalla montagna nell’area della Brancoleria e di Capannori/Porcari, andava al Ponte alla Maddalena e da lì in Garfagnana e oltre in Lunigiana e Pianura Padana, per i tanti passi garfagnini (primi fra tutti l’Ospitale di Tea, San Pellegrino in Alpe e Pradarena) e cioè verso Modena, Parma, Reggio, Bologna, Pontremoli e Mantova. Come si vede nella Carta, la Strada di Pizzorna continua invece il suo percorso verso oriente.

La Strada di Pizzorna continua ancora avanti e, ad un certo punto, si biforca verso Boveglio e Colognora ma il suo tratto principale, chiamato ancora Strada di Pizzorna, continua diretta verso Pariana (in alto il toponimo “Al Colle di Pariana”).
La questione, dunque, è estremamente interessante. La Mappa documenta, seppure in epoca tarda ottocentesca, la Strada –chiamata sempre così ed è un termine che indica l’importanza di Via Strata, lastricata- che dal Ponte alla Maddalena a Borgo a Mozzano conduceva, passando dalle Pizzorne e da Pariana, a Pescia, Pistoia e, da qui, per la Valdinievole, a Firenze. Si tratta di una Via Maestra commerciale di assoluta e prioritaria importanza. Una via che stava tutta in territorio lucchese e da ciò si coglie l’attenzione che Lucca aveva per essa.
D’altro canto, come detto, la struttura urbanistica di Pariana era quella di una caravanserraglio (una terra nuova) e cioè una località chiusa di ricovero di merci, muli e vetturali. Una delle tante strutture di ricovero ed ospitalità diffuse lungo le strade commerciali. La stessa Casa Passeri –una famiglia centrale a Pariana nel ‘500 che diede i natali a Francesco Passeri, pittore di una certa fama e protagonista anche di fatti di sangue- è su quella strada e i Passeri erano certamente una facoltosa famiglia di artigiani o mercanti.
La “potenza” della Porta Pizzorna, tramite cui si entra a Pariana indica l’importanza del borgo commerciale.
